Etichette

lunedì 16 dicembre 2013

Grey's Anatomy

La serie di Grey's Anatomy e` stata definita dagli stessi autori e attori un medical drama. Un po` come dire che Lost e` un jungle adventure. Tutto e niente.
Questa opinione su questa serie tv da 9 (nove) stagioni (la decima e` in corso negli States) conterra` numerosi spoiler, ma se non vi frega una mazza, allora potete continuare a leggere.




La serie
Per chi non lo sapesse, la serie e` incentrata sulla specializzanda in medicina Meredith Grey
Da quanto si evince, le prime tre stagioni seguiranno il primo anno di Meredith e dei suoi amici.
La quarta e la quinta stagione saranno quelle che racconteranno il secondo anno di specializzazione.
La sesta narrera` il terzo anno.
La settima il quarto anno.
L'ottava il quinto e ultimo anno di specializzazione.
La nona stagione sara` il primo da strutturato per gli originali personaggi della serie e cioe` Meredith, Karev, Cristina.
Bisogna subito dire che nonostante in quasi ogni puntata si trattino temi di tumore in ogni dove, Alzheimer, gambe spezzate, arti amputati, persone trafitte da pali o chiodi nel cervello, aleggia comunque la leggerezza e la piacevolezza di vedere come prosegue la stagione.
Gli utenti possono dividersi in due categorie:
  • Coloro che se ne intendono di medicina
  • Coloro che non ci capiscono una mazza di medicina.
Facendo parte della seconda categoria, non posso valutare l'accuratezza di termini tecnici, diagnosi, terapie o definizioni mediche.
Posso pero` dire che gli appassionati di medicina non rimarranno delusi poiche` si nota che nonostante la serie si incentri sopratutto sui rapporti sentimentali e non dei personaggi, ci sara` almeno un caso critico da trattare in ogni puntata.
E` indubbio che in una serie tv che si sviluppa nell'arco di 8 anni il rischio che la filosofia iniziale venga deturpata e` reale, e cosi` e` stato.
Credo che le prime 4 stagioni siano indubbiamente le piu` belle. Il trasporto e la  verosimiglianza alla realta` delle avventure dei cinque specializzandi iniziali e dei loro mentori non sara` mai piu` eguagliata.
L'apice e` appunto raggiunto dalla quarta stagione e le emozioni che la serie a questo punto riesce a tirare fuori a fronte di comportamenti da nonnismo o paternalistici sono uniche.
La quinta stagione e` in assoluto la peggiore. Comportamenti eticamente e moralmente sbagliati, conseguenze a questi comportamenti inspiegabili e la perdita di due personaggi cardine fanno si che la serie venga compromessa in maniera irreparabile.
La sesta stagione si risolleva nonostante si basi tutta su un concetto eticamente devastante: per salvare il primario di chirurgia Webber, si smembra meta` del personale di due ospedali, dando vita alla fusione degli stessi.
Il finale e` da cardiopalma e nello scenario americano, purtroppo, neanche tanto raro. Un uomo entra armato in ospedale ed inizia la mattanza.
La settima, l'ottava e la nona stagione avanzano sulla stessa scia e sono una meglio dell'altra, ma piu` si va avanti nella visione piu` il concetto e` chiaro: Grey's Anatomy e` diventato un'americanata in piena regola.
Intendiamoci, non che molte situazioni delle prime quattro stagioni siano al 100% fedeli alla realta`, ma dalla quinta stagione in poi la serie perde di mordente, sono meno gli intrighi sentimentali e piu` le scene alla Die Hard.
L'apice e` probabilmente il disastro aereo del finale di ottava stagione.

Inoltre, le conseguenze della sparatoria alla fine della sesta occupa meta` sceneggiatura della settima stagione e le conseguenze del disastro aereo alla fine dell'ottava occupa l'intera sceneggiatura della nona stagione.
Come a dire: Mi chiamo Shonda Rhimes ed ho bisogno di una serie che mi porti alla pensione, quindi aspettiamoci una guerra termo-nucleare alla fine della decima stagione cosicche` i suoi effetti perdurino per altre due.

Ho tralasciato una questione che sicuramente e` un elemento chiave della serie: tutti scopano con tutti. Questo e` vero, ma solo nelle prime quattro stagioni.
Questo puo` sembrare esagerato ma fonti certe confermano che sia molto piu` vicino alla realta` di quello che si pensi.



I personaggi, le morti e le uscite dal cast
Sono innumerevoli. Partiamo dai protagonisti.
Meredith non ha particolare sfaccettature, e` una ragazza che nella realta` e` assolutamente plausibile ed i suoi comportamenti sono assolutamente in linea con i comportamenti standard di una ragazza che si trova nella sua situazione, fino alla quarta stagione.
Dopodiche` inspiegabilmente diventa veramente odiosa. Comportamenti da ragazzina egoista, capricciosa e addirittura malvagia quando diventa uno strutturato di chirurgia.
Izzie Stevens e` in assoluto quella che ho apprezzato di piu`. Oltre ad essere la piu` gnocca insieme a Lexie, e` quella caratterizzata meglio. E` un medico che mette in ordine di importanza il paziente prima della sua cura. Arriva addirittura ad innamorarsi di uno di loro ed i suoi comportamenti saranno addirittura fatali. 
L`uscita dal cast di Izzie e` tra i piu` scandalosi: le fanno avere il cancro durante la quinta stagione che supera splendidamente, la licenziano (sesta stagione) e quando lei ha la possibilita` di riavere il posto da parte del nuovo primario Sheperd, lei cosa fa? Rifiuta perche` viene mollata da Karev! Ma io dico, la serie e` tutto un prendi e riprendi e questa la fanno uscire di scena per sta idiozia? Incredibile.
George O'Malley e` il bravo ragazzo un po` sfigato che non manca mai. E` il collante tra gli specializzandi ed e` quello anche piu` imprevedibile. Senza di lui il rischio e` che si creino dei gruppi di protagonisti non comunicanti, ed infatti cosi` sara`. La sua morte e` la piu` ridicola. Se vuoi togliere un personaggio di mezzo, buttalo sotto un autobus, detto fatto. Indovinate quando? Dopo aver passato una quinta stagione coprendo un ruolo marginale e di secondo piano, non vedra` la luce della sesta.
La sensazione durante la visione della quinta stagione e` che proprio sia di impiccio per la serie. Un ottimo personaggio sprecato rimpiazzato da macchiette.
Alex Karev e Cristina Yang sono ancora vivi e vegeti fino ad oggi, hanno personalita` ben determinate e molto forti. Ottimi personaggi e ben caratterizzati.
L'uscita di scena del dottor Burke, e` tra la piu` controverse.
Durante le riprese della terza stagione ha un alterco con l'attore che interpreta George per via della sua omosessualita`. Come buttare fuori un omofobo ma anche un personaggio chiave? Bella domanda.
La buona Shonda, pensa a questo: portiamo all'esasperazione la storia tra il dottore e Cristina, da una parte la spiritualita` e la tradizione del matrimonio dall'altra la totale indifferenza o addirittura avversita` a tematiche di questo tipo, fino al giorno dell'altare quando a fronte degli ultimi dubbi di lei, lui la molla perche` si e` reso conto di aver voluto una Cristina che in realta` non e`. Mah.
Se Shonda avesse voluto incontrare un uomo nella vita, sarebbe stato sicuramente Derek Sheperd dal matrimonio in poi. Assume tutti comportamenti che la donna tipo richiede: infonde sicurezza, da` sempre la risposta giusta. Unico difetto, quando accade qualcosa che non va cade in un abisso fino a quando non interviene il presidente Obama in persona.
Penso che l'attore si sia talmente sfracellato i maroni a interpretare questo tipo di personaggio stereotipato alla 50 sfumature di grigio, che ha avuto la necessita` di fare il bastardo in Transformers 3.
Non che sia fastidioso intendiamoci, anzi per le prime quattro stagioni induce a emozioni mica da poco. Ma casualmente dalla quinta stagione e dal suo matrimonio con Meredith, non esalta piu` e lo stereotipo e` completo. Fa il suo.
Miranda Bailey e` inossidabile. Lei e` cosi, ferrea. Chiamata la nazista e` dura e intrasigente e lo e` fino a quando Shonda non decide di rovinare anche questo personaggio nelle ultime stagioni, facendola flirtare prima con un anestesista, poi con un infermiere e poi di nuovo con l'anestesista.
Arizona, Addison, Owen, Hahn, Sloan sono personaggi che a mio parere sono contestuali alla serie e servono da riempitivo: Sloan, Arizona e Torres sono un gruppo a se`. Owen e` sostanzialmente il marito di Cristina e personaggio interessante psicopatico dagli effetti della guerra, fino a quando non guarisce e diventa inconsistente. Addison fa la parte della moglie di Sheperd per poi essere gettata nel cestino. La sua uscita di scena e` per lo meno dignitosa. Una volta non ottenuta la carica di prima di chirurgia, si defila a lavorare a Los Angeles per fondare una nuova serie: Private Practice e saltuariamente la rivediamo tornare nel suo ospedale preferito.
Webber e` da prima il primario di chirurgia per diventare poi un chirurgo generale insieme alla Bailey prima ed a Meredith poi. E` un grande vecchio e sa sempre cosa fare, a parte quando gli fanno fare la parte dell'infame che pur di mantenere il posto licenzia mezzo ospedale durante la sesta stagione. Il suo personaggio e` alla frutta man mano che la serie prosegue e si ha l`impressione che lo faranno fuori da un momento all'altro anche per via dell'affollamento nel reparto. Detto fatto, alla fine della nona stagione e` stecchito dopo aver schiacciato un pulsante per accendere la luce. La morte di O'Malley ha fatto scuola.
Onestamente, non ho mai capito come possa il personaggio di Callie Torres essere arrivato alla nona stagione partendo dalla seconda.
A mio avviso assolutamente inconsistente.
Avery e Kepner dovrebbero essere i rimpiazzi dei rispettivi Izzie e George, ma non sono affatto all'altezza. Il primo non fa nulla per essere ricordato, si risolleva lievemente durante la nona stagione acquisendo comportamenti da leader, e la seconda ha addirittura un atteggiamento fastidioso da gallina isterica.
Teddie Altman e` in assoluto il personaggio migliore della serie. Stranamente ha un inizio, una maturazione ed una fine assolutamente credibili ed e` coerente con se stessa per tutta la sua durata.
Le stagioni 6, 7 e 8 mostrano un cardiochirurgo capace, innamorata del suo migliore amico Owen durante la guerra ed anche all'inizio della sesta stagione. Shonda riuscira` a non fallire miseramente e riuscira` a farla rimanere al suo posto facendola flirtare prima con Sloan, poi con una serie di improbabili individui conosciuti online ed alla fine con un paziente. Alla morte del paziente lei non si riprendera` fino a quasi alla fine dell'ottava stagione e stranamente la fanno uscire di scena in maniera piu` che dignitosa: arrabbiata fino all'odio verso Owen e amica di Cristina, capira` che in realta` Owen ha fatto del suo meglio e rifiutera` un`offerta di lavoro per stargli vicino e ricompensarlo per la lealta` di Owen non ricambiata. Owen fara` a sua volta un gesto equiparabile, la licenziera` per renderla libera. Touche`.
Segnatevi questa puntata se volete vedere la migliore interpretazione da parte di un attore di tutta la serie: All'improvviso - ottava stagione. Teddie Altman da` l`ultimo saluto al marito morto in obitorio. 
Arriviamo quindi al personaggio piu` sprecato della serie: Lexie Grey. Oltre ad essere una topa incredibile e` marginata ad essere la sorellastra debole dell'altra Grey e la ragazza che fa cambiare l'atteggiamento di Sloan. In realta` e` una delle poche che ha delle potenzialita` incredibili, e` dolce, tenace, dubbiosa, timida, a volte sincera a volte no ed e` la meno troietta di tutte (essendo stata solo con Karev, Avery e Sloan). Insomma, e` una ragazza che potresti incontrare al pub e aspetti  che arrivi il suo momento... cioe` mai, dato che la fanno crepare nell'incidente aereo assieme a Sloan. Ma perche`???



Incoerenze e gerarchie
Pupparsi nove stagioni tutte di un fiato e` un'impresa che mette in luce tutte le lacune e le incoerenze della serie. Ma anche la sintonia ed i piacevoli riferimenti passati.
Per fare una serie tv e` essenziale un elemento: la coerenza.
Grey's Anatomy in linea di massima lo e`, se non per alcune cose particolarmente fastidiose.
Prima di tutto, che fine ha fatto il poliambulatorio Denny Duquette? Vi e` solo una battuta durante la crisi economica del Seattle Grace Hospital, e cioe` quando Webber dice alla Bailey che esso dovrebbe essere chiuso, ma la questione sembra rimandata dato l'assoluto ostruzionismo della Bailey. Da li` non verra` mai piu` menzionato e sembra anzi che la stessa struttura venga usata per girare le scene del pronto soccorso.
 La seconda enorme lacuna e`: che fine ha fatto il personaggio del dottor Stark? Assume particolare rilevanza quando la Kepner diventa specializzando capo, ed e` menzionato qualche volta dopo che Arizona diventa la sua sottoposta. Sempre di meno fino a quando scompare totalmente senza che nessuno dica nulla. Mah.
Teoricamente, la gerarchia e` questa: nelle prime tre stagioni i 5 specializzandi del primo anno sono sotto il comando della Bailey che e` sopra di loro.
Il focus naturalmente e` solo su di loro poiche` ci sono molti altri specializzandi in giro per l`ospedale.
Il personaggio di Callie Torres e` allo stesso livello della Bailey.
Con il proseguo della serie le gerarchie sono sempre piu` sfumate. Lexie e` un anno in meno dei 5 iniziali, e questo e` chiaro. Non e` chiaro pero` come si possano trascurare tutti gli altri compagni di Lexie senza colpo ferire.
Alla fine della terza stagione la Torres diventa specializzando capo e nella quarta lo diventa la Bailey soffiandolo alla collega. La domanda e`: a che anno si diventa specializzando capo?
Facciamo un salto quantico nel futuro quando Kepner, allo stesso livello di Meredith e gli altri, diventa specializzando capo alla fine della settima stagione. Quindi alla fine del quarto anno di specializzazione.
Torniamo all'incoronazione della Bailey e capiamo che la Bailey e` il capo di Meredith e soci (primo anno) quando lei e` al quarto anno. Il che non ha assolutamente senso poiche` viene sempre sottinteso che lei sia solo un anno piu` avanti di loro e questa ipotesi e` confermata durante la quarta stagione quando Meredith e soci fanno i nonni con gli specializzandi del primo anno, proprio come la Bailey faceva l'anno prima con loro. Questa tesi e` confutata dal fatto che all'inizio della sesta stagione la Bailey non porta il camice blu da strutturato.
Qual e` il vero ruolo dello specializzando capo e come lo si ottiene?
Durante la prima elezione il focus e` solo sulla Bailey e sulla Torres, ovviamente immaginiamo che ci siano anche tutti gli altri specializzandi che noi non vediamo. Prima la Torres e poi la Bailey sembra proprio che non abbiano nessun potere rispetto ai loro pari, nessun ordine, nessuna menzione di gerarchia. Niente di niente, sembra che lo specializzando capo dia ordini solo ai sottoposti, e cioe` agli specializzandi dal quarto anno in giu` e faccia lavoro di squadra con i suoi pari.
Ma quando viene incoronata la Kepner vediamo che e` tutto il contrario, tanto che sembra dare ordini solo ai suoi pari. Brutta incongruenza.
Inoltre, le due elezioni sono totalmente diverse. Nel primo caso la Torres diventa specializzando solo sulla base del suo lavoro quotidiano, nel secondo caso vi e` una corsa che neanche Obama alla Casa Bianca ha dovuto sostenere. Colloqui e progetti annessi.
Arriviamo alla nona stagione. La prima cosa fastidiosa e` che i nuovi specializzandi del primo anno debbano sostenere un intervento da primo. Ma non e` cosi durante l'inizio della serie. Sono infatti gli specializzandi del secondo anno che lottano duramente per l'intervento da primo e questo accade durante la quinta stagione, memorabile e` quando la Yang lo vince ma non puo` a causa della punizione per aver omesso il fatto che i suoi specializzandi si tagliuzzassero a vicenda. Durante le prime tre stagioni infatti viene menzionato qualcosa solo riguardo l'osservare un intervento per la matricola piu` promettente.
Infine, la cosa piu` fastidiosa. Shonda Rhimes e` una che ci vede lungo e non a caso nella nona stagione punta il focus da una parte sugli strutturati, dall'altra sulle matricole cancellando cosi` tutti gli specializzandi che vanno dal secondo anno al quinto! Anche quando non potrebbero, anche quando vi sono conflitti, errori, tutto ruota sempre attorno ai cinque pivelli del primo anno come se ci fossero solo loro in tutto l'ospedale. Un assoluto buco temporale che permettera` alla cara Shonda di campare per altri 8 anni con questa serie.

In conclusione
La decima stagione e` in onda da Settembre 2013 negli USA e sappiamo gia` che l'attrice di Cristina Yang uscira` dalla serie in questa stagione. Un personaggio chiave ed essenziale, molto ben caratterizzato e stranamente non compromesso dagli autori. Chissa` se la sua dipartita sara` ridicola come gia` avvenuto in passato.
Qualcosa mi dice che anche Derek Sheperd se ne andra` felice per altri lidi, oramai il suo personaggio e` consunto e non ha piu` lo stesso appeal delle prime stagioni. Dopo il matrimonio e due figli con Meredith credo abbia fatto la sua parte.
Se siete arrivati a leggere fino qua o se state leggendo solo queste righe, il mio consiglio e` questo: le emozioni che vi tirera` fuori Grey's Anatomy si fermeranno alla quarta stagione, dopo di che`, il tutto diventera` piu` da film di azione che un racconto ottimamente narrato della vita di ospedale.
Quindi, se avete molto tempo libero, la tenacia ed un po` di sano masochismo, potete gustarvi anche le restanti 5 serie o anche piu`. Ma se volete ricordarvi di una bella serie, entusiasmante, appassionante, emozionante ed anche con qualche lezione di vita, fermatevi alla stagione quattro. Non meritate di vedere O'Malley morire in quel modo.



sabato 5 ottobre 2013

Drive Angry

La prima domanda è: Perchè?
La seconda: il regista ci è o ci fa?
Forse c'è una morale dietro questo film: se avete speso un'ora e quaranta minuti per guardarlo, il vostro tempo vale proprio poco.



La trama è quanto di più scontato si possa immaginare.
Nicolas vuole ritrovare sua nipote in mano al cattivone, il quale ha già ucciso la figlia (non prima che questa abbia fatto quello che ogni uomo teme durante la "nobile arte").
Piccolo particolare, Nicolas non è proprio un uomo ed è inseguito da un tizio che si fa chiamare "il Contabile". 94 minuti di grasse risate per l'originale nickname.

Lati positivi
Solo una cosa può spingervi a vedere questo film, e sopratutto a ricordarlo: Amber Heard. 
Una bionda mozzafiato che non se ne vedevano dai tempi di Megan Fox in Transformers.
Peccato che la sua interpretazione sia da attricetta di teatri di serie D. Infatti nonostante abbia una lunga filmografia per trovare una medaglietta nel suo palmares bisogna cercarla fino ai confini del mondo.

Lati negativi
Tutto il resto!
Le tre nomination per "scena più trash dell'anno":
  •  Il Contabile che fissa alla parete a mo' di quadretto un energumeno grosso quanto Hulk Hogan trafiggendogli la spalla con un bastone.
  • Il dott. Cage spara alla sciabola tenuta da entrambe le mani di un tizio. La sciabola riceve una forza tale dalla pallottola che si conficca nella testa del bruto.
  • Dopo aver ricevuto una cannonata in faccia, il buon Nicky si rialza, ammazza tutti ed entra nella sua macchina da zarro. Si gira verso lo specchietto e con un'espressione da "quanto sono figo con questo gel", si sistema i Ray-ban. Sai com'è, quando hai mezza faccia spappolata non vuoi fare brutta figura in giro.

Le tre nomination per "situazioni sociali impossibili":
  • Una bionda cameriera mozzafiato con un fisico mozzafiato esprime dissenso di fronte ad una patente scaduta e vetusta. Allora Nicky ordina un caffè nero e zuccherato (per specificarlo, che diavolo di colore ha il caffè in Colorado???). Alla scena successiva sono entrambi in camera ad allenarsi per la più rumorosa scopata di tutti i tempi.
  • Altra scena, altro locale. Sempre lui ordina per colazione caffè nero zuccherato. Alla scena dopo la cameriera lo slingua come se non ci fosse un domani.
Morale: in birreria provate a ordinare caffè nero zuccherato.
  • Una tizia comune e di quelle che si vedono tutti i giorni (Amber Heard) prende il fazzoletto del cameriere dalla sua tasca dopo essersi scambiati un sorrisetto malizioso. Nella scena dopo entrambi sono in camera con lui che le mette lo smalto alle unghie.
Morale: se la bionda più gnocca che tu abbia mai visto ruba il fazzoletto dalla tua tasca, o fai l'estetista o lascia perdere.

Concludendo, se pensate di guardarlo vi consiglio di battere la testa contro il muro per 100 minuti. Troverete più soddisfazioni.


Voto: ☺/5

martedì 16 luglio 2013

Mulholland Drive

Raccogliete tutta la logica che avete coltivato e cresciuto per farvi diventare una persona razionale da quando siete nati ad oggi. Fatto? Bene. Buttate tutto nel cesso.
Comprate dal vostro spaccino di fiducia 4 pastiglie di ketamina. Fatto? Bene.
Prenotate una settimana di sedute dal migliore psicoanalista della vostra città. Fatto? Bene.
Allocate due ore e venti minuti di tempo per vedere Mulholland Drive. Fatto? Bene.
Potete iniziare, e nulla sarà come prima.



Partiamo da una inesistente trama.
In un non precisato spazio temporale, avviene un incidente stradale con una superstite. Tale superstite prima si accovaccia dietro il primo cespuglio nel giardino di una villa per non farsi beccare da una coppia di sbarbatelli che manco se la sarebbe calcolata, poi quando la padrona della dimora se ne va, ha la magnifica idea di intrufolarsi nella residenza e fare finta che sia la propria (what a fuck?!?!?!).
Intanto arriva in città la nipote biondina della proprietaria. Entrando nella casa in questione scopre la prima strafiga abusiva che il mondo ricordi ed inizia un dialogo surreale. 
Conclusione: finiscono a letto insieme. Finisse sempre così avremmo risolto il problema degli sfratti e delle case occupate abusivamente.
La superstite vittima di amnesia cerca di ricostruire tutto il ricostruibile.
Il film si sposta e lo spettatore ricade in un'altra sequenza di eventi al limite del reale. Un giovane e affermato regista viene convocato nella stanza dei bottoni con il suo agente, i produttori di un film in uscita e due brutti ceffi altolocati presi direttamente dalle scene tagliate de Il Padrino.
Potrebbero essere migliori amici se non fosse che quel moralista del regista rifiuta una raccomandazione dell'attrice principale. Sono cose che non si fanno, almeno in un paese civile.
Evidentemente il suo oroscopo non era dei migliori dato che, in ordine: il film viene sospeso, torna a casa e scopre la moglie a letto con hulk hogan, imbratta il suo abito preferito con della vernice rosa ed i suoi conti in banca vengono azzerati. Sembra proprio una giornata di merda, finchè non incontra il cowboy (non è un soprannome) che con una pacca sulla spalla gli risolve tutto, a meno di un piccolo favorino.
Lo spettatore non fa in tempo a seguire la storia dell'intrepido regista Adam che viene scaraventato in un terzo filone: il più goffo assassino del Nord America e le sue imprese.
David Lynch condisce tutto ciò con uno psicopatico ed i suoi sogni, un uomo-letame che spunta dal nulla e altre chicche di questo tipo.
Già a questo punto della trama l'astante è nel bel mezzo di uno stato catatonico con la bava alla bocca e pieno di speranza che entro la fine del film riesca a capirci qualcosa di più. I suoi desideri vengono esauditi quando la scatola blu viene aperta.
Qui a mio avviso inizia la seconda parte del film, ma nel web la gente si sbizzarrisce a dividere il film in 3,4, N log N parti diverse.
Durante la seconda parte si ha la costante sensazione che il pezzo mancante del puzzle lo si abbia proprio in mano, con gli incastri al posto giusto, ma del colore totalmente diverso rispetto agli altri pezzi.


La biondina, aka Naomi Ellen Watts.
Da quando compare sembra di essere di fronte all'ennesima Antonella Elia buttata in mezzo ad un film senza che lei nemmeno lo sappia. Fino a quando non recita in un provino per un film (ironia della sorte) eseguendo un'interpretazione da Oscar.
Da quel momento si trasforma completamente e ti accompagna per mano in mezzo al set.
Benchè sia difficile definire un protagonista, lei si può considerare tale. Sicuramente il filo conduttore di tutta la pellicola.
E' il film che l'ha resa famosa. E se lo merita.

Lati positivi.
Il film lascia ad ognuno la propria interpretazione.
E' come se David Lynch ti desse dei mattoncini dei lego e tu hai la libertà di comporli come vuoi.
Le inquadrature alla Doom 3, le colonne sonore coinvolgenti ed inserite al posto giusto, i personaggi assurdi ma tutti caratterizzati nel modo consono al contesto, fanno di questo film un cult.
Il lungometraggio non muore con i titoli di coda. La voglia di rivederlo è tanta e si vuole continuamente scorgere il dettaglio, puntare l'attenzione su aspetti diversi della visione precedente.
Sensazionale la canzone ispanica posta in mezzo al film.
Nota di non poco conto, a volte rimani con il fiato sospeso e la tensione è palpabile.
Last but not least, le scene lesbo erotiche portano con sè un'ulteriore elemento di carica emotiva in un film già di per sè appassionante.

Lati negativi.
Questo non è un prodotto confezionato e dato dallo spettatore, non avrà mai un'unica interpretazione e un'unica trama. Neanche un finale e nemmeno un inizio univoco. Solo Lynch potrebbe sciogliere la sua complessità, cosa che il mattacchione è ben lungi dal fare.
Bisogna accettarlo così e per alcuni può essere spiacevole.
I flasback e flashforward si sprecano ed è persino difficile riconoscerli.
Molti elementi della storia sembrano presi totalmente a caso ed estranei al contesto.
Alcune scene sono forzate e troppo distaccate dalla realtà, vedi come la strafiga abusiva si accascia per fare un pisolino.
La recitazione dei singoli attori, a parte quella di Naomi, è tutt'altro che memorabile. 
La co-protagonista, se così si può chiamare, non fa altro che rimanere zitta e farsi trasportare dagli eventi, oltre che slinguazzare chi gli capita sotto tiro naturalmente.

In conclusione, questo è un film da vedere. Non a caso la LAFCA (Los Angeles Film Critics Association) ha premiato Mulholland Drive come miglior film del decennio 2000-2009 e non a caso il buon Lynch è stato nominato agli Oscar come miglior regia per questo film.




Stay tuned.


Voto: ☺☺☺☺/5


giovedì 11 luglio 2013

The Lone Ranger

Se all'entrata del cinema vi girate e non siete il capofila di una mandria di ragazzini, le ipotesi sono due: o avete sbagliato film o non avete un cazzo da fare e siete andati allo spettacolo delle 15 di mercoledì pomeriggio.




Iniziamo dalla trama.

Nulla di più semplice.
In un colpo solo, o meglio in un vagone del treno solo, facciamo la conoscenza di: un indiano juventino (Johnny Depp), il più grande rompicoglioni che sia mai esistito tra gli avvocati (tale Lone Ranger), il classico tipo losco che vi chiede la sigaretta alle 3 di notte nel quartiere più malfamato della vostra città (Tale Butch Cavendish).
Lo juventino e il cavilloso avvocato fanno prima finta di essere nemici per poi unirsi contro i cattivoni di turno.
Sicuramente questa non è la descrizione di una trama che vi farà correre fuori di casa per dirigervi verso il cinema più vicino, ed in effetti neanche la trama in sè fa questo effetto.
Sono convinto che siano ben altri i motivi per la quale sorbirsi 149 minuti di film.
Il fatto che sia un enorme flashback raccontato da uno strano pellerossa dietro la teca di un museo non rende la storia più articolata. Essa infatti oltre a non presentare colpi di scena, risulta anche piatta e piuttosto banale. 
Dal grande Gore non me lo sarei aspettato, ben rimembrando i colpi di scena geniali e avanzamento della trama inaspettato nella saga dei Pirati Dei Caraibi, soprattutto nel primo episodio.

Johnny Depp

Prendete Jack Sparrow, togliete le treccine e l'abbigliamento, dipingete la faccia da ultrà dei drughi bianconeri e piazzate una cornacchia in testa. Bene, avete ottenuto Tonto dei Comanche.
Chi ingaggia Johnny per un suo film non ingaggerà l'attore e il suo talento ma ingaggerà il personaggio che Depp ha costruito. E lo ha costruito magnificamente. Tanto da permettersi di comprare un'isola tutta sua alla faccia di chi gli vuole male.
Lui adotta sempre quel personaggio e le sue faccette.
Le sue espressioni, i suoi movimenti e gesti sono cosi semplici e immediati nella comprensione che lo rendono affascinante a quasi la totalità delle donzelle e molto divertente ai ragazzini. Geniale.
Ma il caro Johnny non si accontenta solo di proporvi lo stesso tipo di recitazione dei suoi precedenti colossal, ha anche il vizietto di rubare la scena al protagonista di turno.
Esattamente come è successo nei Pirati dei Caraibi, La fabbrica di cioccolato e Alice in the Wonderland, anche qua è Tonto il vero protagonista del film. Ha una sua storia personale, un suo carisma ed è il filo conduttore di tutta la pellicola.
Johnny "Sparrow" Depp è cosi, o piace il suo personaggio, o non piace. Se non piace, è meglio che i 149 minuti li spendi a fare i sudoku. Ma non puoi dire di non saperlo.


Lati positivi

Il film ha un budget leggermente maggiore dei film di Fantozzi, e si vede.
I paesaggi sono mozzafiato, le inquadrature incantevoli.
Dopo il film ti verrà voglia di saltare di treno in treno in mezzo al Grand Canyon. 
I costumi sono fedelissimi e dettagliati, è un vero piacere guardarli.
Musiche d'eccezione che riprendono il Lone Ranger originale. 
Le scene western rimangono fedeli all'immaginario collettivo e se volete gustarvi il classico film spensierato e ottimista, questo non vi deluderà.
Alcune scene vi strapperanno un mezzo sorriso, e questa è una gran cosa.

Lati negativi

Il film è decisamente troppo lungo. Capisco che le azioni alla: "faccio leva con una scala, in un'estremità mi piazzo io e dall'altra il brutto ceffo, dopodichè: yuppiduuuu vai con la giostra" (naturalmente sul tetto del treno in corsa senza locomotiva) debbano farla da padrone, ma così si esagera.
Elemento non poco disturbante: il cognato della gnocchetta di turno, alla fine se la limona duro come se non ci fosse un domani. Ora capisco che al cuor non si comanda, ma giacché le hai sempre guardato il culo venendo sempre sgamato, giacché tuo fratello è morto ed il suo cuore è rientrato nella dieta Dukan del ceffo di quartiere, giacché hai un nipote, giacché sei pure inspiegabilmente resuscitato, un po' di dignità in più potevi averla. E no, non basta che il tuo fratellino ti abbia dato il benestare in punto di morte per spupazzartela.
Mi ricollego per dedicare una nota dolente anche alla fanciulla di turno. Totalmente apatica, leggermente altezzosa, irrimediabilmente ingrata. Recitazione assente e se devo dirla tutta, neanche così gnocca. Gore poteva tagliarla senza se e senza ma.
Va bene che far morire i beniamini non sta bene che poi si traumatizzano i bambini, ma se hai la pistola a 2 cm dal bersaglio, spara no? No.
Questo film va oltre: hai di fronte disarmato il più grande farabutto della storia del selvaggio west (e questa occasione ce l'hai più volte), spara no? No.


In conclusione, i film memorabili sono altri ma questo vi strapperà comunque il buon'umore anche se siete entrati al cinema dopo aver scoperto che la vostra ragazza passerà le vacanze estive con il suo collega e non con voi. No, forse esagero.
I soldi del biglietto al cinema sono ben spesi, anche solo per ambientazione e musiche. 



Stay tuned.



Voto: ☺☺☺/5

martedì 9 luglio 2013

Lucia y el sexo

Vi svelo un segreto: a dispetto del titolo, questo film non è affatto centrato sul sesso. Anzi.




Partiamo dalla trama
Raramente ho visto in un film il giusto mix tra complessità della storia e chiara esposizione dei fatti.
Durante la prima scena del film possiamo vedere Paz Vega (fenomenale) che dopo una telefonata da manicomio con il suo ragazzo, fa un gesto che pochi imiterebbero: si toglie il camice da cameriera, dice "ciao grazie" al titolare e se ne va.
Torna a casa e durante la chiamata della polizia dove si può solo udire "incidente stradale" nota un bigliettino con: ti lascio la casa e tutto. Ciao, Lorenzo.
Ora, razionalmente direste: esticazzi, quando mi ricapita più? Invece la simpatica Paz, prende e se ne va in un isolotto in culo ai lupi alla ricerca dei perchè della vita.
In realtà si capirà nel prosieguo del film, che la storia è molto più complicata di quello che appare.
Grazie all'inserimento di intelligenti flashback messi nel posto giusto, capiamo che Paz era una provetta stalker pronta a seguire l'autore del suo romanzo preferito. Lo segue ovunque.
Un bel giorno si rompe gli ammenicoli e si dichiara.
Devo dire che qua inizia la parte più realistica del film, una splendida storia d'amore. Intendiamoci, lui recita peggio di uno stoccafisso, ma è Lucia (Paz Vega) a prendere le redini del gioco ed esprime nella recitazione un coinvolgimento emotivo che si fa fatica a definire finzione.
Il rapporto va a ramengo per vari motivi e naufraga come nelle migliori tradizioni, ovvero che lui si chiude a riccio e lei per poco non si tromba il capo.
Al di là di queste scaramucce, la trama è ben congeniata. Pochi personaggi la rendono comprensibile, anche se alcune parentele o amicizie diventano improbabili.

Il sesso.
Come ho scritto ad inizio articolo, il film è catalogato come erotico ma non lo è.
Come direbbe Pierluigi B. non è che se vedi un pene o due tette allora siamo in mezzo al bunga bunga party.
Certo, tutte le scene sono esplicite e se tua madre o tuo figlio entra in camera al momento sbagliato come minimo parte il colpo di tosse con spegnimento "casuale" del televisore. 
Questo nel complesso del film, è un plus a mio avviso. 
É come se mangi la torta con la panna e poi finisci con la fragolina, tutta un'altra cosa.
Il sesso è ciò che rende il film memorabile. 
Il film sarebbe stato godibile comunque, ma una storia d'amore non è tale se non vi sono due che trombano come conigli e li si mostra senza censure.
Julio Medem ha avuto un bel coraggio e penso che le poche scene dove si vedono le persone per quello che sono e per come reagiscono all'eccitazione lo abbiano penalizzato (purtroppo) al botteghino.

Lati positivi.
Le ambientazioni sono coinvolgenti e rilassanti. Sono pochi i luoghi in cui è girato ma è giusto cosi. Il film non è un colossal hollywoodiano. 
Il giardino vicino casa, la casa figa del calciatore, la casa comune dello scrittore sbandato, il ristorante dove ti aspetti le macchie di sugo sulle tovaglie e per finire una bellissima e semplice isola. E la luna che non manca mai.
Questo è il film che ha lanciato Paz Vega e si vede. La sua recitazione è curata anche nei dettagli. I mezzi sguardi, le smorfie e la profondità delle espressioni non lasciano adito a dubbi. Questa spacca e lo dimostra alla grande. 
Devo dire che anche il doppiaggio su di lei è curato ma ho l'impressione che l'interpretazione sia più piatta dell'originale.
I flashback sono inseriti magnificamente dentro alla storia ed effettivamente l'effetto è proprio quello che il protagonista desidera: il film inizia da metà per poi concludersi con un nuovo inizio (botta di culo per lui non indifferente).

Lati negativi.
A parte Paz, il resto degli attori sembra preso dal bagaglino.
Lorenzo nonostante sia il protagonista del film non riesce a catturare unavoltachesiauna lo spettatore.
Di fronte a frasi del tipo: "ti sei fatto una sega? Mi sarebbe piaciuto vederti fare una sega." lui sembra un nerd chiuso in casa dalla guerra del 15-18 che non sa cosa rispondere. Sveglia!
Gli altri attori sono parte integrante della storia e fanno il loro compitino, a parte la biondina Najwa Nimri che merita una menzione speciale.
Il film potrebbe addirittura essere preso da una storia vera, se non fosse per alcuni elementi troppo forzati. Per esempio: 

  • Chi si rifugia nell'isola tappando il mastodontico buco narrativo? Il calciatore che avrebbe potuto comprarsene una sua.
  • Alzi la mano chi non è stato seguito fin sotto casa da una strafiga. Il quale poi ha dichiarato il suo amore naturalmente.
  • Almeno una volta nella vita una sconosciuta in un parco vi ha dato una cassetta VM18 di sua madre, che naturalmente faceva l'attrice porno.
  • Un Evandro Soldati de noantri steso (ovviamente nudo) sulla spiaggia e coperto di fango che invita la strafiga a stendersi (ovviamente nuda) accanto a lui con la stessa naturalezza con la quale fa zapping il martedi sera sul digitale terrestre. Non pago le spalma il fango dappertutto (ma proprio dappertutto) senza che lei dica beh.

Solo una volta dopo una scena mi sono detto: non ho capito. Peccato fosse la scena più importante.
Ultima nota stonata: il buon Julio Medem poteva far la cortesia alla biondina di farle comprendere chi è che si sbatteva la sua babysitter. Piccolo buco narrativo che lo spettatore può toppare a suo modo.

In conclusione, guardatelo. Questo è un film che vale la pena vedere.





Stay tuned.


Voto: ☺☺☺☺/5

lunedì 8 luglio 2013

Welcome

Ciao a tutti.
Questo è un blog su film, libri o di qualsiasi altra cosa di cui abbia voglia di parlare e di lasciare nell'etere.
É giusto sapere che in questo blog troverete quelle informazioni o quelle riflessioni che io avrei voluto trovare riguardo un particolare film o un particolare libro. Ragion per cui non sarò troppo spietato nello spoilerare, tenendo bene a mente che tutte le scene del film, dalla prima all'ultima, sono meritevoli di attenzione.

Stay tuned.