Iniziamo dalla trama.
Nulla di più semplice.
In un colpo solo, o meglio in un vagone del treno solo, facciamo la conoscenza di: un indiano juventino (Johnny Depp), il più grande rompicoglioni che sia mai esistito tra gli avvocati (tale Lone Ranger), il classico tipo losco che vi chiede la sigaretta alle 3 di notte nel quartiere più malfamato della vostra città (Tale Butch Cavendish).
Lo juventino e il cavilloso avvocato fanno prima finta di essere nemici per poi unirsi contro i cattivoni di turno.
Sicuramente questa non è la descrizione di una trama che vi farà correre fuori di casa per dirigervi verso il cinema più vicino, ed in effetti neanche la trama in sè fa questo effetto.
Sono convinto che siano ben altri i motivi per la quale sorbirsi 149 minuti di film.
Il fatto che sia un enorme flashback raccontato da uno strano pellerossa dietro la teca di un museo non rende la storia più articolata. Essa infatti oltre a non presentare colpi di scena, risulta anche piatta e piuttosto banale.
Dal grande Gore non me lo sarei aspettato, ben rimembrando i colpi di scena geniali e avanzamento della trama inaspettato nella saga dei Pirati Dei Caraibi, soprattutto nel primo episodio.
Johnny Depp
Prendete Jack Sparrow, togliete le treccine e l'abbigliamento, dipingete la faccia da ultrà dei drughi bianconeri e piazzate una cornacchia in testa. Bene, avete ottenuto Tonto dei Comanche.
Chi ingaggia Johnny per un suo film non ingaggerà l'attore e il suo talento ma ingaggerà il personaggio che Depp ha costruito. E lo ha costruito magnificamente. Tanto da permettersi di comprare un'isola tutta sua alla faccia di chi gli vuole male.
Lui adotta sempre quel personaggio e le sue faccette.
Le sue espressioni, i suoi movimenti e gesti sono cosi semplici e immediati nella comprensione che lo rendono affascinante a quasi la totalità delle donzelle e molto divertente ai ragazzini. Geniale.
Ma il caro Johnny non si accontenta solo di proporvi lo stesso tipo di recitazione dei suoi precedenti colossal, ha anche il vizietto di rubare la scena al protagonista di turno.
Esattamente come è successo nei Pirati dei Caraibi, La fabbrica di cioccolato e Alice in the Wonderland, anche qua è Tonto il vero protagonista del film. Ha una sua storia personale, un suo carisma ed è il filo conduttore di tutta la pellicola.
Johnny "Sparrow" Depp è cosi, o piace il suo personaggio, o non piace. Se non piace, è meglio che i 149 minuti li spendi a fare i sudoku. Ma non puoi dire di non saperlo.
Lati positivi
Il film ha un budget leggermente maggiore dei film di Fantozzi, e si vede.
I paesaggi sono mozzafiato, le inquadrature incantevoli.
Dopo il film ti verrà voglia di saltare di treno in treno in mezzo al Grand Canyon.
I costumi sono fedelissimi e dettagliati, è un vero piacere guardarli.
Musiche d'eccezione che riprendono il Lone Ranger originale.
Le scene western rimangono fedeli all'immaginario collettivo e se volete gustarvi il classico film spensierato e ottimista, questo non vi deluderà.
Alcune scene vi strapperanno un mezzo sorriso, e questa è una gran cosa.
Lati negativi
Il film è decisamente troppo lungo. Capisco che le azioni alla: "faccio leva con una scala, in un'estremità mi piazzo io e dall'altra il brutto ceffo, dopodichè: yuppiduuuu vai con la giostra" (naturalmente sul tetto del treno in corsa senza locomotiva) debbano farla da padrone, ma così si esagera.
Elemento non poco disturbante: il cognato della gnocchetta di turno, alla fine se la limona duro come se non ci fosse un domani. Ora capisco che al cuor non si comanda, ma giacché le hai sempre guardato il culo venendo sempre sgamato, giacché tuo fratello è morto ed il suo cuore è rientrato nella dieta Dukan del ceffo di quartiere, giacché hai un nipote, giacché sei pure inspiegabilmente resuscitato, un po' di dignità in più potevi averla. E no, non basta che il tuo fratellino ti abbia dato il benestare in punto di morte per spupazzartela.
Mi ricollego per dedicare una nota dolente anche alla fanciulla di turno. Totalmente apatica, leggermente altezzosa, irrimediabilmente ingrata. Recitazione assente e se devo dirla tutta, neanche così gnocca. Gore poteva tagliarla senza se e senza ma.
Va bene che far morire i beniamini non sta bene che poi si traumatizzano i bambini, ma se hai la pistola a 2 cm dal bersaglio, spara no? No.
Questo film va oltre: hai di fronte disarmato il più grande farabutto della storia del selvaggio west (e questa occasione ce l'hai più volte), spara no? No.
In conclusione, i film memorabili sono altri ma questo vi strapperà comunque il buon'umore anche se siete entrati al cinema dopo aver scoperto che la vostra ragazza passerà le vacanze estive con il suo collega e non con voi. No, forse esagero.
I soldi del biglietto al cinema sono ben spesi, anche solo per ambientazione e musiche.
Stay tuned.
Voto: ☺☺☺/5
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