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martedì 9 luglio 2013

Lucia y el sexo

Vi svelo un segreto: a dispetto del titolo, questo film non è affatto centrato sul sesso. Anzi.




Partiamo dalla trama
Raramente ho visto in un film il giusto mix tra complessità della storia e chiara esposizione dei fatti.
Durante la prima scena del film possiamo vedere Paz Vega (fenomenale) che dopo una telefonata da manicomio con il suo ragazzo, fa un gesto che pochi imiterebbero: si toglie il camice da cameriera, dice "ciao grazie" al titolare e se ne va.
Torna a casa e durante la chiamata della polizia dove si può solo udire "incidente stradale" nota un bigliettino con: ti lascio la casa e tutto. Ciao, Lorenzo.
Ora, razionalmente direste: esticazzi, quando mi ricapita più? Invece la simpatica Paz, prende e se ne va in un isolotto in culo ai lupi alla ricerca dei perchè della vita.
In realtà si capirà nel prosieguo del film, che la storia è molto più complicata di quello che appare.
Grazie all'inserimento di intelligenti flashback messi nel posto giusto, capiamo che Paz era una provetta stalker pronta a seguire l'autore del suo romanzo preferito. Lo segue ovunque.
Un bel giorno si rompe gli ammenicoli e si dichiara.
Devo dire che qua inizia la parte più realistica del film, una splendida storia d'amore. Intendiamoci, lui recita peggio di uno stoccafisso, ma è Lucia (Paz Vega) a prendere le redini del gioco ed esprime nella recitazione un coinvolgimento emotivo che si fa fatica a definire finzione.
Il rapporto va a ramengo per vari motivi e naufraga come nelle migliori tradizioni, ovvero che lui si chiude a riccio e lei per poco non si tromba il capo.
Al di là di queste scaramucce, la trama è ben congeniata. Pochi personaggi la rendono comprensibile, anche se alcune parentele o amicizie diventano improbabili.

Il sesso.
Come ho scritto ad inizio articolo, il film è catalogato come erotico ma non lo è.
Come direbbe Pierluigi B. non è che se vedi un pene o due tette allora siamo in mezzo al bunga bunga party.
Certo, tutte le scene sono esplicite e se tua madre o tuo figlio entra in camera al momento sbagliato come minimo parte il colpo di tosse con spegnimento "casuale" del televisore. 
Questo nel complesso del film, è un plus a mio avviso. 
É come se mangi la torta con la panna e poi finisci con la fragolina, tutta un'altra cosa.
Il sesso è ciò che rende il film memorabile. 
Il film sarebbe stato godibile comunque, ma una storia d'amore non è tale se non vi sono due che trombano come conigli e li si mostra senza censure.
Julio Medem ha avuto un bel coraggio e penso che le poche scene dove si vedono le persone per quello che sono e per come reagiscono all'eccitazione lo abbiano penalizzato (purtroppo) al botteghino.

Lati positivi.
Le ambientazioni sono coinvolgenti e rilassanti. Sono pochi i luoghi in cui è girato ma è giusto cosi. Il film non è un colossal hollywoodiano. 
Il giardino vicino casa, la casa figa del calciatore, la casa comune dello scrittore sbandato, il ristorante dove ti aspetti le macchie di sugo sulle tovaglie e per finire una bellissima e semplice isola. E la luna che non manca mai.
Questo è il film che ha lanciato Paz Vega e si vede. La sua recitazione è curata anche nei dettagli. I mezzi sguardi, le smorfie e la profondità delle espressioni non lasciano adito a dubbi. Questa spacca e lo dimostra alla grande. 
Devo dire che anche il doppiaggio su di lei è curato ma ho l'impressione che l'interpretazione sia più piatta dell'originale.
I flashback sono inseriti magnificamente dentro alla storia ed effettivamente l'effetto è proprio quello che il protagonista desidera: il film inizia da metà per poi concludersi con un nuovo inizio (botta di culo per lui non indifferente).

Lati negativi.
A parte Paz, il resto degli attori sembra preso dal bagaglino.
Lorenzo nonostante sia il protagonista del film non riesce a catturare unavoltachesiauna lo spettatore.
Di fronte a frasi del tipo: "ti sei fatto una sega? Mi sarebbe piaciuto vederti fare una sega." lui sembra un nerd chiuso in casa dalla guerra del 15-18 che non sa cosa rispondere. Sveglia!
Gli altri attori sono parte integrante della storia e fanno il loro compitino, a parte la biondina Najwa Nimri che merita una menzione speciale.
Il film potrebbe addirittura essere preso da una storia vera, se non fosse per alcuni elementi troppo forzati. Per esempio: 

  • Chi si rifugia nell'isola tappando il mastodontico buco narrativo? Il calciatore che avrebbe potuto comprarsene una sua.
  • Alzi la mano chi non è stato seguito fin sotto casa da una strafiga. Il quale poi ha dichiarato il suo amore naturalmente.
  • Almeno una volta nella vita una sconosciuta in un parco vi ha dato una cassetta VM18 di sua madre, che naturalmente faceva l'attrice porno.
  • Un Evandro Soldati de noantri steso (ovviamente nudo) sulla spiaggia e coperto di fango che invita la strafiga a stendersi (ovviamente nuda) accanto a lui con la stessa naturalezza con la quale fa zapping il martedi sera sul digitale terrestre. Non pago le spalma il fango dappertutto (ma proprio dappertutto) senza che lei dica beh.

Solo una volta dopo una scena mi sono detto: non ho capito. Peccato fosse la scena più importante.
Ultima nota stonata: il buon Julio Medem poteva far la cortesia alla biondina di farle comprendere chi è che si sbatteva la sua babysitter. Piccolo buco narrativo che lo spettatore può toppare a suo modo.

In conclusione, guardatelo. Questo è un film che vale la pena vedere.





Stay tuned.


Voto: ☺☺☺☺/5

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